Bellagio è legato ai miei ricordi d’infanzia. Il paese con le sue scalette e le vie strette mi ricordava un villaggio di fiabe.
E poi c’erano le merende sotto i portici davanti all’Imbarcadero, a guardare i battelli attraccare in una nuvola di gabbiani.
E poi c’era – e c’è ancora – un artigiano che intaglia il legno. Cucchiai, vasi, giocattoli e trottole. E per me che ero piccola Bellagio non erano le ville, il lusso e il Grand Hotel ma un paesino del Lago di Como a misura d’uomo. E vorrei raccontarvelo così.